
Arrivato il DJI Phantom 4, il drone tanto sexy quanto smart?
I primi mesi del 2016 hanno visto protagonista il nuovissimo drone DJI Phantom 4. Fin dalla presentazione abbiamo capito subito l’importanza e la cura che DJI ha riposto nel suon nuovo quadricottero della linea Phantom: infatti è evidente quanto DJI puntasse a portare questo drone a nuovi e mai raggiunti livelli di usabilità e facilità di volo, ma anche di performance e affidabilità. DJI presenta il nuovo arrivato come il drone più sexy e smart presente sul mercato… Sarà davvero così? Andiamo a scoprirlo!

Cosa c’è nella scatola del DJI Phantom 4:

Il case in polistirolo del Phantom 4 può essere riusato per trasportare il drone, ha pure la maniglia!
Eseguendo l’unboxing del Phantom 4 troviamo:
- 1 x Drone Phantom 4
- 1 x Radiocomando
- 8 x Eliche
- 1 x Batteria
- 1 x Carica Batteria
- 1 x Cavo di ricarica
- 1 x Cavo Micro USB
- 1 x MicroSD da 16GB
- 1 x Manuale d’istruzioni
- 1 x Gimbal
- 1 x Cavo USB
Nessun segno di para eliche (prop guards) nella confezione. Date ascolto ad uno che ha schiantato al suolo diversi droni… Compratele e montatele!
Vi ricordo che in caso di urto le eliche di questo nuovo Phantom costano non poco.

La scatola/case del Phantom vi tornerà molto utile per i primi spostamenti, se non avete uno zaino adatto.
Design e qualità costruttiva del DJI Phantom 4
Chi conosce i quadricotteri della gamma Phantom noterà subito quanto questa quarta incarnazione sia innovativa dal punto di vista del design. Troviamo una scocca esterna bianca lucida, dalle linee filanti e maggiormente aerodinamiche, senza interruzioni di adesivi colorati sui bracci del drone. Sulla “pancia” del drone troviamo un’area in polimero grigio gommato dove alloggia la camera e il gimbal (in parte inglobato all’interno del drone), alcuni sensori e il lettore sd card.
Se lo affianchiamo al Phantom 3, notiamo subito la differenza nei motori, che sono a vista e non inseriti nella scocca dei bracci: questo aiuta il Phantom 4 ad avere un aspetto meno tozzo e più filante; i rotori si agganciano a clip sui motori (push and release) ed il loro montaggio o sostituzione è davvero facile ed immediata. Questo concentrato di tecnologia volante pesa 1.380 grammi, appena 100 in più rispetto al fratellino Phantom 3 Professional. Con questa ultima incarnazione, gli ingegneri e i designer DJI hanno portato la linea estetica della serie Phantom al suo apice: vi basterà posare gli occhi sul quadricottero per rendervene conto.
back to menu ↑Volo di prova del Phantom 4
Una delle caratteristiche che più ci hanno colpito durante la presentazione è l’Obstacle Sensing System, che prometteva di far letteralmente schivare gli ostacoli che accidentalmente avremmo incontrato durante il volo. Dopo la prova di volo possiamo dire che il Phantom 4 mantiene le promesse e risulta davvero essere un drone intelligente grazie a 5 sistemi di sensori ottici che lavorano in coordinazione. Uno di questi è la camera, un paio si trovano nella pancia del drone e un altro paio sono integrati nel carrello in posizione anteriore. Sono proprio loro a occuparsi di captare gli ostacoli in fase di volo, che si pareranno frontalmente.
Grazie ai nuovi sensori il Phantom rileverà i possibili ostacoli, questa nuova funzione permetterà al drone di evitare ogni tipo di collisione accidentale durante i momenti di volo automatico come il Return To Home, che riporta automaticamente il Phantom al punto di decollo, oppure l’ActiveTrack che ci permetterà di evidenziare un soggetto che vogliamo mantenere al centro dell’inquadratura: se questo si sposterà verrà seguito dal Phantom e se nell’inseguimento ci fossero degli ostacoli, il Phantom deciderà autonomamente la rotta de seguire per evitarli e in caso non ci fosse la possibilità di evitare la collisione questo si arresterà a mezz’aria. Grazie ai molteplici sensori puntati verso il terreno anche il volo indoor risulta molto preciso.
C’è da notare che la tecnologia Obstacle Sensing System applicata ad un drone è tanto sensazionale quanto ancora acerba: nella nostra prova abbiamo incontrato (scontrato) diversi ostacoli appositamente a scopo di test, e in due casi ci siamo resi conto che questa tecnologia ha ancora grossi margini di miglioramento. Fronde di alberi leggere e cavi della luce: probabilmente questi ostacoli non mostrano abbastanza massa perché i sensori li rilevino. Ad ogni modo raccomandiamo che nessuna sessione di volo si svolga nelle vicinanze di ostacoli simili.
Uno degli obiettivi di DJI era quello di rendere il volo di questo drone ancora più accessibile per i meno esperti. Missione compiuta: grazie a TapFly possiamo tracciare un percorso da noi predefinito grazie alla app dedicata DJI GO (disponibile per Android ed iOs), basta un doppio tap sul target, così il drone in modalità pilota automatico elaborerà il percorso migliore e lo raggiungerà. Noi potremmo dedicarci ai comandi della camera per riprese aeree o fotografie, in caso nel percorso ci siano ostacoli, come grossi alberi o pannelli stradali, non dovremo preoccuparci di lasciare i controlli della camera.
Divertentissima la nuova modalità Sport, grazie alla quale potremo raggiunge i 72 Km/h, modalità consigliabile solo a chi ha già dimestichezza con il volo di velocità. Ricordate che la batteria durerà molto meno e i video risulteranno alquanto “mossi” in questa modalità.
back to menu ↑Radiocomando del DJI Phantom 4
Il radiocomando del Phantom 4 ricorda molto nel design e nelle funzionalità i suoi predecessori. Troviamo come al solito la pinza per l’alloggiamento del tablet o smartphone. Doppia antenna e frequenza 2.400 GHz – 2.483 GHz per una distanza di trasmissione davvero impressionante, ben 5 Km. Personalmente durante il test di volo non ho allontanato il Phantom nemmeno la metà della distanza possibile. C’è da dire che i radiocomandi DJI godono sempre di grande ergonomia e restituiscono un ottimo feedback tattile.

Alcuni tasti e leve sul dorso del nuovo radiocomando del Phantom 4 in posizioni diverse rispetto ai predecessori.
Camera del DJI Phantom 4
La nuova fotocamera fa entrare di diritto il Phantom 4 nella toplist dei droni con cui effettuare riprese aeree in 4K. Grazie alle nuove ottiche migliorate su cui DJI ha lavorato, realizzeremo riprese maggiormente nitide agli angoli e con minore aberrazione cromatica. Insomma sia che voi siate dei giovani film-maker o degli appassionati di riprese aeree con questa camera 4K girerete video a 30 fotogrammi per secondo (quelle riprese di paesaggi mozzafiato che vedete nei documentari saranno realizzabili). Particolarmente indicato se siete soliti girare scene con soggetti in movimento su cui poi lavorerete con effetti slowmotion (qualche snowboarder all’ascolto?): potrete allora sfruttare anche la risoluzione Full HD a 120 fotogrammi per secondo. La consueta tecnologia di trasmissione dati proprietaria DJI Lightbridge ci restituirà sul nostro smartphone o tablet video a 720p di risoluzione.
back to menu ↑Durata della Batteria del DJI Phantom 4
La batteria risulta ingrossata in confronto ai vecchi modelli: questo perché dotata anche di maggiore capacità, 5350 mAh, così da estendere la durata di volo a 28 minuti, il 25% in più rispetto al già notevole Phantom 3 (dati rilasciati da DJI). Nella nostra prova siamo arrivati a 25 minuti di volo reale. La ricarica della batteria si effettua in 1 ora e 20 minuti: questa si aggancia e sgancia dal corpo del Phantom più facilmente dei modelli precedenti.
Scarica la guida avvio rapido ITA del drone DJI Phantom 4 in PDF
back to menu ↑Scarica il manuale utente ITA del drone DJI Phantom 4 in PDF
Accessori e pezzi di ricambio
Specifiche tecniche
Connettività: | WI-FI Lightbridge |
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Struttura: | Materiale plastico |
Dimensione: | 20cm x 29cm x29cm |
Motori: | 4 |
Velocità: | 72 Km/h |
Camera: | Fotocamera 12 MP, Video 4k: 3840 x 2160 |
Batteria: | 5350 mAh |
Durata di volo: | 28 minuti |
Processore: | Open Source |
Sensori: | GPS, Vision Positioning System |
Geolocalizzatore: | Sì |
Peso: | 1380 Grammi |
Radiocomando: | 2,400 GHz – 2,483 GHz |
Distanza massima di controllo: | 5 Km |
Gimbal: | Sì |
- TapFly e ActiveTrack
- Durata Batteria 28 minuti
- Camera 4K
- Prezzo più alto del Phantom 3 Professional
- Nessun para eliche in dotazione
- ActiveTrack non sempre precisissimo