
“Dalle prime recensioni di techradar.com e i canali youtube di Iphonedo, Casey Neistat e Jon Olsson, che hanno già avuto la fortuna di testare Dji Spark, abbiamo estratto e liberamente tradotto parti del loro lavoro per creare questa recensione di anteprima.” Staff Droniamo
Dji Spark, ecco il drone per tutti, pilotabile da chiunque! Ready to selfie?
Il Dji Spark è più piccolo di una lattina di CocaCola, diventando all’istante il drone più leggero e compatto di tutta la gamma droni Dji e fa sembrare il piccolo e ripiegabile Mavic Pro non poi così piccolo.
Nonostante sia sorprendentemente piccolo siamo molto più impressionati dal fatto che sia praticamente pilotabile da chiunque. Questo grazie a una serie di modalità di volo di cui parleremo meglio nel corso della recensione. Con il suo prezzo di partenza da 499€ è anche il drone Dji più economico e maggiormente indicato per chi non ha mai pilotato un quadricottero, oppure per chi vuole acquistare il suo primo drone senza spendere cifre folli.
back to menu ↑Cosa c’è nella scatola del DJI Spark
Una volta ricevuta la scatola di DJI Spark, all’interno di questa troverete, sei eliche, una batteria intelligente, un caricabatteria, un cavo micro USB, il drone (ovviamente) e una scatola in materiale plastico che potrà contenere tutto. Scatola molto utile per trasportare Spark all’interno di uno zaino senza che si impigli in altri oggetti.
back to menu ↑Design e qualità costruttiva del DJI Spark
Quando abbiamo paragonato lo Spark a una lattina di CocaCola non scherzavamo, con le sue dimensioni di 143x143x55mm e soli 300 grammi di peso, questo mini drone è perfetto per essere facilmente infilato in qualsiasi zaino, borsa o marsupio, e perché no, appeso semplicemente alla vostra cintura.

Anche lo youtuber Casey Neistat è rimasto impressionato dalle dimensioni di Spark in confronto al Mavic Pro.
Come visto dalle caratteristiche rilasciate dal produttore cinese, il drone DJI Spark, è notevolmente leggero, con un peso di 300 grammi, e poco di più con i para-eliche montati, probabilmente alcuni professionisti intenzionati ad usare Spark “a lavoro” staranno già pensando come alleggerire Spark per non fargli superare i 300 grammi di peso anche con i para-eliche obbligatori montati. A differenza del Mavic Pro e del GoPro Karma, la struttura di Spark non è ripiegabile ma fissa, potete ripiegare le eliche però, che si auto spiegano in posizione aperta, appena i rotori ricevono potenza, semplicemente grazie alla forza centrifuga.
Tranne la taglia incredibilmente ridotta, Spark è anche il primo drone Dji a essere disponibile in diversi colori:

Questa esplosione di colori è una personalizzazione molto apprezzata, in un mondo di droni dove i colori predominanti sono bianco, grigio o nero.
back to menu ↑Camera del DJI Spark
Per quanto riguarda la camera dello Spark, la focale principale è equipaggiata con un sensore da 12 megapixel che può catturare video in full HD 1920×1080 di risoluzione dell’immagine. Davanti al sensore digitale c’è una lente da 25mm che cattura un angolo di 81 gradi.
La qualità video è un gradino più bassa rispetto al Mavic Pro e al GoPro Karma in termini di videocamera, poiché questi due possono filmare alla risoluzione di 4K. Possiamo dire che questa mancanza (se per voi è necessario il 4k) è imputabile alla fascia di prezzo (relativamente bassa) che questo drone deve mantenere.
Ci siamo stupiti nel constatare che monta un gimbal meccanico (a due assi, non 3 assi come il Mavic Pro) per la stabilizzazione delle immagini. Dji ha davvero deciso di miniaturizzare tutte le componenti che ritroviamo sui droni professionali, realizzando un mini drone che nonostante le dimensioni monta un gimbal meccanico a due assi. Mentre molti concorrenti, come Yuneec Breeze stabilizzano l’immagine elettronicamente.
Qui sotto potete vedere un video dove la qualità video di Spark viene comparata alle riprese di Mavic Pro, Phantom 4 e Phantom 4 Advanced. Guardate con i vostri occhi le differenze di qualità video.
back to menu ↑Radiocomando del DJI Spark
Per quanto riguarda il radiocomando, se lo acquisterete, troverete un device molto piccolo e semplice in pieno stile Joypad, come il radiocomando del Mavic pro, ma senza l’LCD dedicato. Lo potete trovare qui a circa 179€.
Ma la caratteristica più innovativa di Spark è senz’altro la possibilità di controllarlo completamente, dal decollo, allo scatto di foto e all’atterraggio, solamente con le mani grazie appunto a PalmControl.
Potrete farlo decollare dalle vostre mani semplicemente tenendolo davanti a voi. Una volta decollato potete controllarlo con il palmo della vostra mano stile Ironman quando richiama l’armatura oppure Darth Vader con l’uso della forza. L’unica pecca di questo controllo è il range di distanza, Spark riconoscerà le nostre mani fino a 3 metri. Al di là di sentirsi come un Cavaliere Jedi (davvero fico!), con Palm Control sarà possibile decollare con il drone in pochi secondi. Senza dover prendere radiocomando e senza troppe preoccupazioni su possibili perdite di controllo del drone o impatti non desiderati, Spark si farà amare e desiderare da tutti i gli aspiranti piloti di droni in erba.
Se invece avete intenzione di farvi un giretto nei dintorni con il vostro drone, allora collegate lo smartphone oppure il tablet. Con la nuova versione dell’app DJI GO scaricabile sia per android che per iPhone:
Scarica gratuitamente l’app DJI GO
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Con lo smartphone o tablet, potrete controllarlo fino all’altezza di 50 metri e in lunghezza fino a 100 metri, mentre con il radiocomando diventeranno 500 metri.
back to menu ↑Volo di prova del DJI Spark
Dji ha anche inserito negli automatismi di questo drone, quattro modalità automatiche di ripresa, simili a quelle che troviamo sul GoPro Karma. Le quattro modalità sono:
- Dronie: per riprende video in stile selfie aerea in allontanamento.
- Helix: prende quota formando una spirale sopra l’obiettivo.
- Rocket: prende quota verticalmente puntando verso il basso
- Circle: il drone fissa un obiettivo e vi ruota attorno a cerchio.
Quickshots poi elabora le immagini e automaticamente monta video da 10 secondi che possono essere subito pubblicati sui social oppure elaborati ulteriormente con l’app Dji Go, che funziona in modo simile all’app Quick di GoPro.
A differenza del GoPro Karma però, Spark ha un sistema di sensori per evitare gli ostacoli. Questo sistema funziona grazie a diversi sensori combinati insieme, come la camera principale frontale, il downward-facing vision system e il forward-facing 3D Sensing, antenna dual-band GPS GLONASS e un’unità di misura inerziale molto precisa. Tutti questi sensori sono coordinati da un processore Intel Movidius Myriad 2 Vision che si prende cura di evitare gli ostacoli avvertiti, ma anche di riconoscere i nostri gesti.
Senza contare le nuove funzionalità, troviamo su Spark anche funzioni già presenti sugli ultimi droni DJI.
- TapFly: per condurre il nostro drone verso dei punti specifici in automatico.
- ActiveTrack: il drone ci aggancia come target e ci tiene al centro dell’inquadratura mentre ci segue e evita gli ostacoli tra noi e lui.
Naturalmente volare in modalità manuale è comunque molto divertente, nonostante le sue dimensioni Spark ha delle specifiche di volo davvero serie. In Sport Mode il drone arriva a volare fino a 50 km/h. Se siete appassionati di volo in prima persona potete considerare l’accoppiata Spark e Dji Googles per il volo in FPV, potrebbe essere un interessante punto di partenza per aspiranti drone racer.
back to menu ↑Durata della Batteria del DJI Spark
La durata di volo media dichiarata da DJI è di 16 minuti di autonomia. Come su tutti i droni DJI sul retro della batteria troviamo dei led indicatori che ci dicono, anche quando Spark è in volo, il livello di batteria. Con batteria vicino all’esaurimento il drone eseguirà un atterraggio forzato automatico nel punto da dove è decollato.
back to menu ↑DJI Spark il il drone per tutti (o quasi) dovunque tu lo voglia portare
Non ci sono dubbi sul fatto che in questo momento il DJI Spark sia il drone controllabile intuitivamente da chiunque, quindi con le mani, più economico sul mercato. Dalle dimensioni di una lattina di CocaCola in una fascia di prezzo da 500€ che lo vede scontrarsi con Yuneec Breeze.
Grazie a PalmControl, Quickshots e la possibilità di controllare il drone anche da smartphone, Dji ha rotto diverse barriere che non fanno più apparire questi droni come pericolosi e instabili quadricotteri dal difficile controllo e utilizzabili solo da esperti in spazi molto aperti. Grazie a Spark i droni oggi fanno meno paura 🙂
back to menu ↑Specifiche tecniche
Connettività: | 2.4 GHz/5.8 GHz |
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Struttura: | Materiale plastico (Polyamide, Polypropylene) |
Motori: | 4 |
Velocità: | 50 Km/h in sport mode senza vento |
Camera: | Camera: 12 MP – video FHD: 1920×1080 30p |
Batteria: | LiPo 3s 1480 mAh |
Durata di volo: | 16 minuti |
Processore: | Intel Movidius Myriad 2 Vision |
Geolocalizzatore: | Sì |
Peso: | 300 Grammi |
Radiocomando: | 2.412-2.462 GHz; 5.745-5.825 GHz |
Distanza massima di controllo: | 3 metri in gesture Palm Control, 100 metri con device, 500 con radiocomando. |
Gimbal: | Meccanico, 2 assi |
Manuali utente DJI Spark
Scarica la guida avvio rapido drone DJI Spark in PDF
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lo aspettavo e adesso me lo prendo per portarlo nei miei prossimi viaggi!