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Nuovo Parrot Disco: il drone FPV che ti mette le ali!
La francese Parrot conferma la sua posizione di azienda pioniere nella costruzione di droni giocattolo e droni con telecamera. Lanciando il Parrot Disco, esplora nuove modalità di volo producendo un nuovo drone ad ala fissa con radiocomando inedito e visore FPV in un’unica soluzione, facile da utilizzare per i meno esperti ma anche sfidante per chi non vuole farsi aiutare dal pilota automatico.
torna su ↑L’aereo drone di Parrot sarà il prossimo acquisto degli amanti dell’FPV?
Parrot descrive il Disco come “il primo drone ad ala fissa per il volo immersivo”: in effetti il Disco è un drone, ma al contrario dei quadricotteri, non presenta quattro rotori ma solo un rotore posteriore e due ali fisse, facendolo assomigliare per dinamica di volo e design più ad un aereo che a un elicottero o un quadricottero. È il drone che vorreste comprare? Scoprite insieme a noi se vale l’acquisto!
Cosa c’è nella scatola del Parrot Disco
Effettuiamo l’unboxing del Parrot Disco e troviamo all’interno della scatola il drone/aereo smontato in tre parti, il corpo principale bicolore nero e bianco e le due ali agganciabili. E anche i nuovissimi Skycontroller 2 e Cockpitglasses di cui parleremo dopo.
Nella scatola troviamo:
- 1x Parrot Disco: drone ad ala fissa
- 1x batteria ad alta capacità: 2.700 mAh
- 1x caricabatteria + cavo
- 1x cavo USB
- 1x guida utente
- 2x eliche posteriori aggiuntive
- 1x Parrot Skycontroller 2
- 1x supporto rimovibile per smartphone o tablet
- 1x cavo USB
- 1x caricabatteria + cavo
- 1x Parrot Cockpitglasses
- 1x cinghia
- 1x scomparto per smartphone

Design e qualità costruttiva del Parrot Disco
Le ali del Parrot Disco sono costruite per ottimizzare sia la stabilità sia la velocità di volo, usando un profilo alare aerodinamico che riduce l’attrito e favorisce l’elevazione del velivolo. Alle estremità delle ali troviamo dei “winglet” ovvero delle alette che riducono la resistenza all’aria; in più ci sono anche degli alettoni mobili lungo le ali per le virate.
Come la serie di quadricotteri Parrot Bebop e tutta la linea di Minidrones Parrot, anche il Disco è costruito e pensato per essere un drone che chiunque possa assemblare e far volare, ed in effetti è così. Il leggerissimo drone ad ala fissa pesa meno di 700 grammi, grazie al materiale con cui è costruito, un materiale plastico semi rigido, ed alla singola elica posteriore che darà la possibilità al disco di raggiungere gli 80 km/h e di volare per più di 45 minuti.
Assemblare il Disco è davvero facile: bastano un paio di minuti per comporre il velivolo. Le due ali si agganciano al corpo del drone grazie a due aste in carbonio che fuoriescono lateralmente. Una volta assemblato, il Disco ha un’apertura alare di un metro e quindici centimetri.
Sotto un coperchio chiuso magneticamente che funge da scocca, alloggia C.H.U.C.K. (acronimo di Control Hub & Universal Computer for Kit), l’unità di controllo del Disco basata su software Linux, che gestisce tutte le funzioni automatiche di volo come l’autopilota e il decollo automatico. Con un semplice cavo di connessione C.H.U.C.K. si attacca alla batteria del Disco e siamo pronti al decollo.
torna su ↑Volo di prova del Parrot Disco
Una serie di sensori interni come l’accelerometro, giroscopio, magnetometro, barometro e GPS/Glonass e anche un tubo di Pitot, rendono possibile il volo del Parrot Disco anche ai piloti meno esperti
Grazie a CHUCK sarà possibile letteralmente lanciare il Disco in aria, come un aeroplanino di carta gigante, e lui volerà automaticamente raggiungendo i 50 metri di altezza. A quel punto comincerà a volare in circolo aspettando i nostri comandi, per virare a destra e sinistra useremo lo stick destro, e sempre questo per cambiare altitudine spingendolo avanti e indietro; con lo stick sinistro invece controlleremo la velocità di volo.
Se siete abituati a comandare un quadricottero, vi ci vorrà qualche minuto per controllare con disinvoltura il Disco. Questo non vuol dire però che tenere il Disco lontano da ostacoli come alberi, edifici o tralicci sia un gioco da ragazzi.
In caso nei primi minuti di volo vi sentiate particolarmente spaesati dal fatto ch,e al contrario di altri quadricotteri come per esempio il Parrot Bebop, il Disco non staziona in volo, ma si muove costantemente in avanti, quello che potete fare è inserire la modalità Loiter: in questo modo il drone comincerà a volare in circolo sopra di voi dandovi il tempo di cui avete bisogno. In ogni caso è praticamente impossibile, anche in caso perdiate i comandi, che il Disco voli troppo lontano da voi: Parrot dà la possibilità di impostare una GeoFence virtuale che una volta attraversata, farà ritornare il drone verso di voi in modo automatico.
Non c’è nessun sensore di ostacoli, quindi se il vostro Parrot Disco punterà contro un muro o un albero, starà a voi cambiare traiettoria, oppure ne pagherete le ovvie conseguenze. L’atterraggio è automatico e avviene tramite la pressione di un bottone, oppure se vi piacciono le sfide, lo potrete effettuare manualmente.
Inoltre se volete bypassare completamente il pilota automatico potete pilotare il Disco in modalità manuale. Questo vuol dire che se siete dei novizi ma poi prendete la mano e diventate esperti con il pilota automatico, potete passare alla modalità manuale e alzare notevolmente la difficoltà ed il divertimento. Disco offre un’esperienza di volo completamente differente rispetto al pilotaggio di un quadricottero: l’ingombro del Disco renderà necessaria un’area di volo molto estesa e senza troppi ostacoli, ma se avete la possibilità di accedere a un grande parco, o vivete vicino a zone di campagna potreste gioire nel pilotare il Disco e nel vedere con i suoi occhi i paesaggi circostanti.
Come facilità di volo, i droni quadricotteri sono avvantaggiati poiché possono decollare in verticale, ma soprattutto atterrare in verticale anche con pochissimo spazio a disposizione. Nonostante il Disco sia ad ala fissa, riesce comunque ad atterrare senza il bisogno di una mini pista. È un processo che richiede pazienza e una ventina di metri di spazio: la superficie migliore per atterrare è erbosa, poiché qualsiasi superficie dura o di asfalto graffierebbe sicuramente la pancia del drone che è priva di ogni tipo di carrello… Scordatevi poi atterraggi in acqua: il disco non è Water Resistent nè Waterproof! Sconsigliamo anche atterraggi sulla sabbia che si infilerebbe ovunque all’interno della scocca.
torna su ↑Radiocomando del Parrot Disco
Il Parrot Disco arriva equipaggiato di radiocomando: lo Skycontroller 2 permette un range di controllo di 1.9 Km, grazie alla generosa antenna posta nel pannello leggermente curvo sulla parte superiore del radiocomando. È stato appositamente creato per assomigliare a un gamepad ed è davvero piacevole da tenere in mano. Abbiamo notato un cambio radicale rispetto al primo gigantesco Skycontroller dedicato al solo Parrot Bebop.
Sopra al controller abbiamo la solita pinza per smartphone, che userete insieme alla nuova app FreeFlight Pro per avere visuale live e dati telemetrici di volo. Dall’interfaccia della app possiamo anche settare la velocità, l’altitudine e i limiti di distanza, nonché i settaggi per le foto e i video ottenibili con il Disco. Con la batteria in dotazione nel radiocomando abbiamo una autonomia di 240 minuti.
torna su ↑Camera del Parrot Disco
Il Disco cattura immagini e video con una camera da 14 MP full HD e possiede una memoria interna di 32 Gigabyte. Ma non è finita qui: con un cavo USB possiamo collegare il visore per FPV, il Cockpitglasses, per vedere nel visore le immagini riprese in volo dal Disco. Non essendo il visore dotato di schermo interno, dovremo collegare uno smartphone con schermo da 4,7 massimo 5,7 pollici. La lista rilasciata da Parrot degli smartphone compatibili include iPhone 7, iPhone 6, 6 Plus, 6s e 6s Plus, Nexus 5, 5X, Sony Xperia Z5, LG G3, Galaxy S5, S6, Note 3 e Note 4.
Il visore una volta indossato risulta abbastanza leggero e le cinghie elastiche lo tengono ben aderente al viso. Anche se la qualità delle immagini ricevute in streaming dalla camera frontale del Disco al vostro smartphone dipenderà dalla qualità del vostro smartphone, il risultato è molto divertente ed immersivo. Al lato dello schermo FPV vedremo anche i dati telemetrici di volo in tempo reale: davvero figo, ci si sente come il pilota di un jet!
torna su ↑Durata della Batteria del Parrot Disco
La nostra durata di volo media è stata di 45 minuti. Con una resistenza al vento fino a 24 mph, secondo Parrot una sessione di volo non particolarmente intensiva potrebbe vedere il Disco in volo per 60 minuti consecutivi. Comunque sia ovviamente il vostro stile di volo, le manovre effettuate e la velocità di volo, sono tutte variabili che cambieranno il tempo della vostra sessione di volo.
torna su ↑Video Parrot Disco
Parrot DISCO – Tutorial #1 – Come effettuare il setup
Parrot DISCO – Tutorial #3 – Come decollare
torna su ↑Specifiche tecniche
Connettività: | Rete di access point, WiFi tipo AC (2,4 GHz), MIMO, Fino a 2 km con Parrot Skycontroller 2 |
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Struttura: | Schiuma PPE e tubo in carbonio |
Dimensione: | 1150 mm x 580 mm x 120 mm |
Motori: | 1 |
Velocità: | 80 Km/h |
Camera: | Telecamera Full HD da 1080 p, Streaming video: 360 p / 720 |
Batteria: | Batteria ai polimeri di litio da 2700 mAh / 3 celle |
Durata di volo: | 45 minuti |
Processore: | nd |
Sensori: | Ultrasuoni, Altimetro, Telecamera con effetto blur ottico, Sensore Airspeed (tubo di Pitot) |
Geolocalizzatore: | GPS integrato: GPS + GLONASS |
Peso: | 750 Grammi |
Radiocomando: | 2 joystick,8 comandi, Batteria ai polimeri di litio: 2700 mAh, 240 minuti di autonomia Presa USB, Pilotaggio da smartphone o tablet, Antenne WiFi MIMOv |
Distanza massima di controllo: | 2 Km |
Gimbal: | Assente, stabilizzazione elettronica |
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Manuale Parrot Disco
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